Il deserto Salar de Uyuni, in Bolivia

Tour di 3 giorni in jeep attraverso il lago salato

Prenota un viaggio di tre giorni e due notti e attraversa a bordo di un 4×4 il Salar de Uyuni, in Bolivia il deserto di sale ad oltre 3.656 metri sul livello del mare. Vivi l’avventura e vedi laghi, deserti, cactus, montagne, geyser e cieli stellati. Fotografa i lama e i fenicotteri, dormi e cena con le famiglie boliviane e immortala il momento in cui vedrai il museo del sale e il monumento del mitico Rally Dakar. Parti alla scoperta del deserto più alto e più grande al mondo: 12 mila chilometri quadrati di nulla.

Il modo migliore per visitare il deserto di Uyuni è un viaggio in jeep da San Pedro de Atacama in Cile al Salar de Uyuni in Bolivia. O viceversa. Pare che lo stesso viaggio acquistato dalla Bolivia costi un terzo. In questo caso è meglio affidarsi ad un’agenzia, anche perché da soli, il deserto è poco percorribile. Puoi perderti e farti male se non sei un vero esperto. Poi c’è chi lo fa in moto, chi a bordo di una jeep attrezzata. Ma questa è un’altra storia e persino io che amo organizzare i miei viaggi da sola, mi sono affidata ad un’agenzia.

Si tratta di un percorso di tre giorni e due notti, a bordo di un 4×4, da condividere con l’autista e altri quattro malcapitati viaggiatori. In questa tre giorni, se ti va bene, puoi farti la doccia anche con l’acqua calda. Io ho pagato circa 200 euro per il tragitto da San Pedro de Atacama a Uyuni, compreso di viaggio, vitto e alloggio. Il tuo autista è anche una guida che ti racconta un sacco di informazioni sul luogo.

Alexander Schimmeck, il lago salato

Cosa vedere nel deserto di sale in Bolivia

Il Salar de Uyuni è uno dei deserti più alti al mondo e nel tragitto sfiorerai anche i 5 mila metri. Il mio consiglio è quello di masticare incessantemente foglie di coca e nonostante ciò starai sempre un po’ male, sarà difficile digerire quello che mangi, avrai sempre mal di testa e ti sentirai spossato. Bere tantissima acqua, aiuta. I paesaggi sono incredibili e così diversi, tra di loro: deserti, montagne, laghi (che loro chiamano lagune) geisers e humales, che sono ecosistemi a parte, dove piante e animali si compensano perfettamente.

Durante il viaggio, vedrai che pascolano liberi e forse felici, come i lama, i fenicotteri, i conigli e le vicuñas (piccoli cammelli che vivono in Patagonia e sulle Ande).

Altro elemento molto interessante è quello di dormire dalle famiglie, in questi paesini in mezzo al nulla. Si mangia e si dorme bene, è pulito, ma non fa per chi è schizzinoso. Perché di fatto, in Bolivia è tutto molto bello, ma anche tutto un po’ a scatafascio. Le strade non asfaltate, sono una metafora di questo viaggio o della Bolivia.

L’Odyssée Belle, villaggi nel Salar De Uyuni

Le case sono spartane, le camere anche. Un letto, un cuscino, lenzuola e coperta e comodino. La scelta della casa dove alloggiare non dipende da te, ma dall’agenzia e dalla disponibilità. Può darsi che non ci sia l’acqua calda e che tu debba condividere la stanza con qualcuno. In linea di massima ti assicurano sempre una doccia in tre giorni. Poi a pagamento avrai anche a disposizione internet, ma il consiglio è quello di godersi il viaggio, staccando completamente dal resto del mondo.

Anche perché saranno tre giorni di pace e silenzio, con la possibilità di vedere cieli stellati, come non mai. In tutta la zona desertica che va da San Pedro de Atacama in Cile al Salar di Uyuni in Bolivia offre dei cieli stellati pazzeschi e vista l’altitudine, il cielo è talmente tanto nitido che ci sono studiosi di tutto il mondo che vanno a vedere le stelle in questo angolo di Sud America.

L’itinerario del Salar de Uyuni in Bolivia

Partenza alle 6 del mattino da San Pedro de Atacama, la prima tappa è la frontiera tra Cile e Bolivia e tutte le jeep si riversano in dogana nello stesso momento, quindi considera che starai un’oretta in fila al freddo. Prima di passare il confine, si fa colazione e poi la prima giornata è davvero intensa e forse la più bella, alla scoperta della Laguna Blanca e della Laguna Verde, che sono dei laghi che prendono il nome dal riflesso dell’acqua. Vedrai i geyser e farai tappa a Polque dove fare il bagno nelle pozze termali naturali, per terminare il tuo tour alla Lagua Colorada, dove ammirare i fenicotteri. Poi finalmente arrivi stremato/a nella tua famiglia e alle 21 sei già nel letto.

Gabriel Rojas, fenicotteri al Salar De Uyuni

Anche il secondo giorno è bello intenso, alla scoperta del Desierto Siloli e Arbol de Piedra che sono praticamente due gran canyon. Poi è tempo di altre lagune e della Valle Anaconda, che secondo me è uno dei luoghi più magici visto che puoi passeggiare in un Humales, che è un ecosistema a parte, dove convivono una serie di animali, tra cui lama e fenicotteri e c’è un ambiente paludoso.

Descritto così, non rende per nulla, ma è uno dei tanti paesaggi spettacolari che vedrai nel Salar di Uyuni. La giornata termina in un paesino dove c’è una ferrovia dismessa e due bar. Puoi bere una birra al tramonto a Julaca. Non ti dico che effetto ti fa una birra a oltre 4 mila metri.

Robin Noguier, Isla Incahuasi

Terzo e ultimo giorno, sveglia alle 4.30am e colazione al sacco per andare finalmente a visitare il Salar de Uyuni che è immenso e quindi prima vedrai l’alba, poi Isla Incahuasi, un’oasi di cactus in mezzo al nulla. È tempo poi di visitare il museo del Sale e il monumento Dakar e quindi arrivare a Uyuni per ora di pranzo.

Considera che Uyuni è una cittadina cara e brutta, come ha giustamente detto la giornalista Selvaggia Lucarelli. Se vuoi continuare il tuo viaggio in Bolivia, il mio consiglio è quello di prendere un autobus diretto a Potosì, una cittadina coloniale dove passare la notte. Tra l’altro dopo tre giorni di avventura, ti sembrerà strano tornare alla civiltà.

Diario di un lungo viaggio: Bolivia

La Bolivia è stra-visitata per il Salar di Uyuni, il deserto di sale ad oltre 3.656 metri sul livello del mare. Ben 12 mila chilometri quadrati di nulla. Solo sale. E acqua, durante quei 15 giorni all’anno in cui piove e in cui ci vado io. Ma in questo caso, non è una sfiga, anzi è super affascinante, perché, persone, jeep e oggetti si riflettono nello specchio d’acqua.

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Cosa portare nel lago di sale

Cosa portare nel tuo viaggio attraverso il deserto dipende principalmente da un fattore. Se parti da un punto e ti fai lasciare in un altro o se devi tornare indietro. Io personalmente sono andata da San Pedro de Atacama a Uyuni, per poi rimanere in Bolivia. Ma c’è anche chi per questioni logistiche sceglie di tornare in Cile. In quest’ultimo caso, il viaggio è di quattro giorni e tre notti.

Un giorno praticamente lo passi a tornare indietro. Se viaggi leggero puoi mettere solo l’essenziale: scarpe da trekking, pantaloni, tre magliette, intimo, una felpa, una giacca a vento impermeabile, un piumino, un cappello per il freddo e uno per il sole, guanti, occhiali da sole, protezione solare, sapone, shampoo, spazzolino, dentifricio, pigiama, ciabatte, costume, asciugamano e tecnologia.

Gabriel Rojas, installazione di bandiere vicino al Palacio l De Sal

In ogni caso, l’agenzia ti indica cosa portare. Di solito: tanta acqua, carta igienica, snack. Io aggiungerei anche elettroliti perché io mi sento sempre disidratata in questo tipo di avventure. Ti consigliano di portare acqua in più perché troverai pochissimi negozi per la strada e non so nemmeno se si possono chiamare così. Ma comunque la tua scorta di acqua la devi avere ed è meglio portarti una tanica da 5 litri. La carta igienica te la consigliano perché non ne trovi sempre molta nei bagni e può esserti utile nelle tappe che fai e anche da usare come fazzoletti e tovaglioli.

Se invece devi portarti con te tutto il bagaglio, ti consiglio di tenere con te uno zainetto, con l’essenziale per i tre giorni e tutto quello che non ti serve, nello zaino grande, che sarà caricato sul tetto della jeep, quindi potenzialmente non lo toccherai fino alla fine della tua escursione.

Cosa mangiare al Salar De Uyuni

I pasti sono preparati dalle famiglie di cui sei ospite, a volte mangi direttamente nelle case, altre volte sono pranzi o colazioni al sacco, a seconda dell’itinerario. In linea di massima, si mangia molto leggero, perché come dicevo, è molto difficile digerire cibo a 5 mila metri di altezza.

Ci sono opzioni per vegetariani, basta comunicare le proprie preferenze alimentari o eventuali intolleranze prima della partenza. Di solito, ruota tutto intorno a questi ingredienti: avocado, pomodori, zuppe, pollo, patate, formaggio, papaya, banana fritta, riso. A volte si fa colazione all’aria aperta e l’autista apparecchia un banchetto con pane, avocado, pomodori, caffè, tè alla coca.

Assicurazione sanitaria in Bolivia

Quando parti, ti consiglio di essere sempre coperto/a da un’assicurazione di viaggio. Io ti consiglio Heymondo, che ha un’app molto intituiva e un servizio di assistenza H24 per 365 giorni l’anno. È valida per spese mediche, annullamento di viaggio, perdita o furto bagagli, attrezzatura elettronica e sportiva. E se ti iscrivi da questo link hai il 10% di sconto!

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Foto credits: Unsplash

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